|
Giuliano Pisapia, primo cittadino di Milano |
Incredibilmente uno dei fortini del PDL è crollato. Ha ceduto all'esigenza di rinnovamento del popolo, che insegue la vera libertà: Liberarsi da un peso divenuto insostenibile, quello del centrodestra e del suo primo paladino, troppo spesso messo su di un piedistallo e sopportato ad oltranza. Il cavaliere ha perso il proprio castello, dopo aver visto cadere alleanze, militanti e amici, ha dovuto subire una sconfitta, netta, perentoria, senza possibilità di rivincita. Il sindaco di Milano, la città-stato di Berlusconi, è di sinistra. L'impensabile s'è avverato, proprio adesso, in quello stesso momento in cui gli escamotages berlusconiani si erano esauriti, anche la pazienza dei milanesi è cessata. Il popolo ha scelto l'erede delle proprie ansie, la risposta alle proprie afflizioni, Pisapia, bistrattato e calunniato pesantemente, ha colto una vittoria che ha un sapore molto forte, una vittoria senza appello. Il centrodestra, dopo aver perso per strada i finiani, viene condannato dalle urne e dai suoi stessi alleati: persino i militanti del Carroccio adesso recriminano per l'immobilismo berlusconiano; dopo le scaramucce sull'intervento armato in Libia la frattura sta diventando via via un istmo invalicabile. Invalicabile come il muro del castello Milanese, fino a domenica scorsa. Invalicabile come la fermezza con cui i napoletani hanno risposto ai compatrioti milanesi. De Magistris è la risposta all'insostenibilità della situazione partenopea: La cattiva gestione o totale noncuranza del problema dei rifiuti è stata solo la punta di un iceberg con basi solide. Tante risposte si sono succedute nella penisola, tante sconfitte per il centrodestra. Adesso, l'unico appoggio per il cavaliere proviene dalla Sicilia, terra di facili conquiste prima della DC e poi di Forza Italia e Pdl. Una terra che deve far tesoro dei predecessori Lombardi e Campani, una terra che ha bisogno di far crollare quel muro di staticità, così pesantemente indotto dal conservatorismo di uomini filoberlusconiani.
Svegliatevi siciliani, mancate solo voi.