giovedì 24 novembre 2011

Miti Celtici


Portavi al collo quel talismano d'oro 

avuto da un saggio un lontano mattino 
quando eri ancora tra boschi di querce 
soltanto un guerriero bambino, 
soltanto un guerriero bambino. 

Ricordi tuo padre cacciare con l’arco 
il primo cervo, un premio già ambito, 
pescare tra i fiordi e poi in un torrente 
salvare quell’orso ferito, 
salvare quell’orso ferito. 

La casa al ritorno era calda e pulita, 
tua madre una donna di bianco vestita, 
le sue trecce d’oro amavi baciare, 
e per sempre sentirla cantare, 
e per sempre sentirla cantare. 


Finiti son poi quegli anni più belli 
in cui ogni cosa ti sembrava pura, 
adesso sei uomo e devi andare, 
la spada e l’ascia dovrai tu portare. 

Il grande lago hai poi attraversato, 
il vecchio saggio di nuovo hai incontrato 
e lui t'ha detto con voce velata 
"Fai presto, la guerra è già cominciata". 

In una pianura dal sole baciata 
la gente si Alfheim è tutta schierata, 
fieri guerrieri con elmi d’argento 
il cerchio e la croce garriscono al vento. 

Ora che il fuoco tu hai attraversato 
Ora che il sangue tu hai conosciuto, 
la pace sul campo di nuovo è tornata, 
la luna ti bacia la gola squarciata. 

Guardi per poco il tuo corpo stupito 
poi voci imperiose ti chiamano in coro, 
è tempo di andare ti cambi il vestito, 
ti copri di bianco e di foglie d’oro. 

La nave ti porta di là dal mare, 
l’isola verde ti sembra aspettare, 
adesso lo sai che qui per sempre 
il cervo e la lontra potrai tu cacciare. 

Adesso lo sai che qui per sempre 
il cervo e la lontra potrai tu cacciare.

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