sabato 14 luglio 2012

Calciomercato Ibra-T. Silva: Indignazione per la fuga dei campioni, silenzio per quella dei cervelli...

Calciomercato Milan, Ibrahimovic verso i lidi francesi

Il Calciomercato italiano miete e continua a mietere vittime illustri. Gli ultimi a salutare, ma solo in ordine di tempo, sono Ibrahimovic e Thiago Silva, capri espiatori di un'amministrazione fallimentare di stampo berlusconiano-gallianesco. Il calcio nostrano s'indigna, tra giornalisti di parte imbufaliti e addetti ai lavori con la "testa sulle spalle", tra amministratori di patrimoni invisibili e direttori che provano a cavare un coniglio dal cilindro, come se l'economia italiana, la crisi, la 'Rivisitazione delle spese', non fossero altro che un brutto trucco da prestigiatori.

Eppure apparivano tutti concordi nel sottolineare la necessità dei 'tagli Montiani', la necessità di turarsi il naso per il bene pubblico, per evitare di fare la fine della Grecia, dell'Irlanda, della Spagna...Intanto, quando a fuggire verso lidi estranei sono i nostri giovani cervelli, menti illuminate che non possono vivere di pensiero e cultura, ci si dispiace, ma non così tanto...




Certo nessuno vuole sminuire le motivazioni e i sentimenti profusi dal cuore affranto dei tifosi del Milan per le due illustri partenze, per i loro beniamini, oggetti del desiderio richiesti nel nuovo paese dei balocchi parigino, ma se Ibra e Thiago hanno preso una via dell'oro diversa, un motivo puro e semplice ci sarà: strapagare giocatori al tramonto in un Paese dove le tasse sono - continuando ad aumentare il fardello sulle spalle degli italiani lavoratori, quelli veri - un pesante giogo, è evidentemente controproducente. E questo, come testimoniano i buchi del gruppo Fininvest, i dirigenti rossoneri l'hanno capito troppo tardi. Per il bene del Paese si dice. Tassiamo ciò che non frutta, figuriamoci ciò che frutta. Allora tutti a rassegnarsi all'addio dei nostri giovani laureati, ma ad indignarsi e a gridare allo scandalo per l'addio dei due campioni rossoneri.

Un motivo per cui le Grandi del campionato di calcio italiano impiegano tempo per ottenere le prestazioni dei più promettenti calciatori italici (Destro, Verratti) - a proposito abbiamo già salutato Fabio Borini (21) che è andato alla corte della Regina col compagno di nazionale Mario Balotelli (22) - e si lasciano scavalcare dalle compagini straniere c'è: un clamoroso ritorno all'Era delle colonizzazioni, dove la Germania della guerriera Merkel comanda uno stuolo di eserciti multilingue che non parlano l'italiano neanche come terza lingua. Ci hanno spiegato per anni il motivo per cui una lingua straniera viene studiata, i motivi sono sempre economici, in tutto il mondo conoscono l'inglese: non sarà forse che ci hanno indirizzati e preparati verso una fuga inevitabile, edotti con lingue opportune finalizzate all'addio? Adesso le scuole dovrebbero spingere su alfabeti alternativi, cirillico o ideogrammi, forse, i nostri futuri cervelli, avrebbero maggiori possibilità di mantenere un posto di riguardo anche all'estero. Dimenticando di essere italiani. Intanto, il calcio parla francese. Ciao ciao campioni, ma noi siamo preoccupati per il futuro dei nostri giovani, non della vostra fame di denaro.

  

Nessun commento:

Posta un commento