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lunedì 23 maggio 2011

23 Maggio 1992, la vittoria di Mafia e Servizi Segreti

Commemoriamo una data, commemoriamo un giudice, un eroe, un martire. Commemoriamo una strage, improvvisa, calcolata, tentata più volte e quel giorno, "finalmente" riuscita!
Un magistrato che ha voluto dedicare la propria vita, la propria carriera, alla ricerca di quello che non deve essere scoperto. Ci sono cose che posso essere divulgate, perché si vuole che vengano divulgate, altre non devono essere scoperte, nessuna indagine, nessuna ricerca: la testardaggine si paga con la vita.
Ci sono poteri più che centenari, che mantengono l'anonimato, che si celano dietro coltri nebbiose e immagini ricostruite a tavolino: la massa deve sapere quello che può sapere, quello che in realtà vuole sapere. L'omertà di cui è stata sommersa la cultura siciliana non è altro che il nutrimento del secondo e terzo stato; Non è certo prerogativa di un popolo preso a modello da poteri che ne hanno saputo sfruttare le "potenzialità tradizionali". Ad uno stato pubblico corrispondono altri stati segreti e potenti, ai quali il primo è, e deve essere, sottomesso. Falcone, baluardo di una magistratura acerba ed ingenua, ha pagato per essersi intromesso in cosa loro.
Massimo Ciancimino, Gaspare Spatuzza, nuovi collaboratori di giustizia, seguaci di Buscetta, sappiate che i vostri papelli e dichiarazioni, i vostri "signor Franco", le vostre "presunte" riunioni Vito Ciancimino-Provenzano, le vostre "aleatorie" incertezze su mandanti e fautori della strage, rimarranno sempre verba volantes!


Ecco cosa sostiene Julienews.it [Rispoli], un articolo che ripercorrendo i fatti dell'89 ci conduce al '92, un articolo che fa riflettere e su cui noi poniamo l'accento: