lunedì 12 dicembre 2011

Il Copywriter

Inaugura la nuova pagina di Arti e Mestieri la figura del copywriter.
Volutamente provocatorio l'accostamento che ne viene fuori, una vera costruzione ossimorica studiata a tavolino. 
Arti e Mestieri rimanda alle corporazioni medievali, veri e proprio sindacati o associazioni di artigiani, dunque nulla di più lontano, sia nel tempo che nel modo, dai nuovi "mestieri" che analizzeremo in questa pagina.



Il Copywriter.

Il Copywriter, insieme al lavoro dell'Art director, è colui che fa la fortuna delle aziende nell'ambito della visibilità, della comunicatività del servizio o del prodotto che si propone, nell'impressione mnemonica di un motto, di uno slogan ecc...
Infatti è proprio il copywriter che elabora, crea, stende, idea un titolo (headline), un sottotitolo adiacente o subordinato ad un logo (tagline o endline) e il conseguente corpo del testo, italianizzazione di un termine esclusivamente d'origine anglofona: il bodycopy.
Il copywriter è la persona che, al servizio dell'Agenzia o dell'Azienda, come dipendente o come free-lance (cioè 'indipendente'), è chiamato a interpretare, attraverso la parola scritta, le strategie, le volontà e le azioni della committenza.
Egli risponde al brief (il complesso delle informazioni sul prodotto, il suo mercato, i suoi concorrenti, il suo posizionamento, il suo pubblico, i suoi obiettivi di comunicazione) che il reparto marketing dell'azienda cliente ha formulato. A volte è il copywriter stesso a formulare una proposta strategica (copy strategy) a partire dal brief del cliente, o a dettagliare la strategia creativa prodotta dall'agenzia. Il cuore di una strategia creativa, e di una copy strategy, è il concept: l'idea distintiva e originale che promuove il prodotto rispondendo alle richieste espresse nel brief. Ciascuna campagna pubblicitaria viene progettata dalla coppia creativa a partire dal concept, e declinata sul medium o sui media pianificati per raggiungere nel modo più conveniente il segmento di pubblico a cui la comunicazione è diretta (Target). Se si tratta di una campagna in uscita sulla stampa quotidiana o periodica, o in affissione, la coppia creativa produce layout (bozzetti) delle pagine o dei manifesti. Se si tratta di televisione, si produce generalmente uno storyboard che dettaglia lo sviluppo audio e video del telecomunicato. A volte, per trasmettere in modo più semplice e sintetico lo spirito del telecomunicato, si preferisce presentare un semplice script accompagnato da una o più immagini-chiave. I materiali progettati dalla coppia creativa, dopo essere stati sottoposti al giudizio del direttore creativo, vengono presentati al cliente dall'account. Il cliente, a sua volta può approvare le proposte, respingerle, o chiedere approfondimenti e modifiche. Le campagne pubblicitarie sono solitamente il frutto di una lunga mediazione tra le parti (cliente da un lato, agenzia e creativi dall'altro).
Consiglio su Wikipedia.it: "Una persona, uomo o donna, che voglia diventare copy deve ovviamente conoscere e usare perfettamente la grammatica della lingua usata, così come la sua sintassi. deve inoltre conoscere le tecniche di scrittura dei diversi lessici in uso settoriale: divulgativo, retorico, scientifico, eccetera. Deve essere capace, come già detto, di modulare lo stile rispetto al media utilizzato (tv, web, editoria, affissione, radio, stampa, ecc.) Un copy che aspiri a essere un buon professionista deve avere una eccellente formazione culturale, magari non solo o non più solo classica. Licei e facoltà umanistiche sono comunque le basi più frequenti di formazione dei copy europei. Deve inoltre avere intelligenza, creatività, buon gusto. Infine sono indispensabili il senso di rispetto verso il target, una attenta conoscenza della società e delle varie parti umane che la compongono e lo zeitgeist: lo spirito del tempo in cui si opera".

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