L'annuncio del Premier sulla volontà di bombardare la Libia, secondo molti (soprattutto della Lega) avvenuto in circostanze e modalità sconvenienti, ha creato non poco caos a Palazzo Chigi.
Bossi non usa mezzi termini per esprimere il proprio disappunto nei confronti di una decisione presa in maniera affrettata e autonoma. Il senatùr coglie l'occasione per ribadire che la cosiddetta "sarkozata" ha già causato all'Italia perdite per circa 700 milioni. La decisione di Berlusconi, che non ha comunque trovato appoggio presso il Consiglio dei Ministri, è stata definita come una sorta di sottomissione alla Francia da parte di Bossi, un tentativo di recuperare prestigio internazionale attraverso un'improbabile alleanza con Obama e Sarkozy. Le parole del Presidente della Repubblica Napolitano hanno così trovato riflesso nel pensiero del senatùr, il quale ha subito comunicato al Presidente l'esplicita volontà della Lega di opporsi fermamente ai bombardamenti.
Si va via via profilando l'ipotesi delle dimissioni di Bossi, Maroni e Calderoli, con appoggio esterno al governo.
Per scongiurare tali esiti, ci sarà in breve un vertice tra il segretario del Carroccio e il Premier, ma la soluzione non appare limpida per un governo che, a detta di Bersani, ha ormai perso la maggioranza.
Othin2011
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