Palermo Araba, pianta della città

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La pianta della città di Palermo all'epoca della dominazione Araba mostra come l'estensione della città fosse profondamente differente e, ovviamente, inferiore a quell'attuale. La particolare disposizione dei due fiumi, a Nord il Papireto e a Sud il Kemonia, forma una penisoletta totalmente circondata dalle acque. La penisola circondata da basse mura era così suddivisa: partendo da Ovest la città alta, l'Halka o Galka (dall'odierno Palazzo dei Normanni alla Cattedrale), adiacente alla città alta, vi era la città bassa o città nuova, il Qasr (dalla Cattedrale a poco oltre Via Maqueda). Ad Est, dove oggi si trova il porto alla Cala, possiamo notare come l'insenatura del golfo si estendesse fino all'attuale via Roma, anzi, si può affermare con certezza che sull'attuale Via Roma giaceva la foce dei due fiumi, ed era luogo di attracco mercantile, immediatamente adiacente alle porte: Bab as Bahr (porta del Mare). La cartina ricalca la città nel periodo Aghlabita, infatti a sud-est si può notare l'assenza della Halisa (l'eletta), oggi Kalsa, cittadella fortificata e munita di Armeria e Diwan dell'Emiro che sarà edificata dalla dinastia successiva, quella Fatimita. Si può notare come a Sud, l'attuale quartiere dell'Arbergheria, per altro attraversato dal Kemonia, si trovasse al di fuori delle mura del Qasr (Cassero) e lo stesso a Nord i Deinisinni. Per concludere la descrizione dell'estensione della città in epoca Araba, possiamo notare come ad Ovest, sempre fuori dalle mura cittadine, alle spalle del palazzo dell'emiro (dove poi sorgerà Palazzo dei Normanni), per intenderci nell'attuale Piazza Indipendenza, sorgeranno i Riad, i giardini e i parchi.