venerdì 13 maggio 2011

Castello a Mare, Palermo, una fortezza secolare


Il Castello a Mare si erge, nella forma in cui oggi è ancora possibile ammirarlo (per la verità molto modesta per via di numerose demolizioni), all'estremità Nord-ovest di Palermo, sulla penisoletta formata dall'insenatura della Cala. Edificato dagli Arabi, era un vero e proprio fortino difensivo: la prima fortificazione difensiva in opposizione agli attacchi via mare.

Pisani, Veneziani ecc.. avevano la possibilità di navigare fin sotto le mura Ovest della città: infatti, il golfo della cala, diversamente dall'estensione odierna, giungeva fino all'attuale Via Roma, dove l'incontro dei due fiumi che circondavano Balarm (questo il nome di Palermo nella pronuncia araba), il Papireto a Nord ed il Kemonia a Sud, creavano una conca in cui era facile sbarcare. Il Castello a Mare oggi presenta numerose differenze rispetto alla sua edificazione (intorno la metà del IX sec. a.C.) poiché nel corso dei secoli ha dovuto subire numerosi bombardamenti e demolizioni. Da Torre-Fortezza, nel XVI sec., divenne residenza dei viceré di Sicilia e in seguito sede siciliana del Tribunale dell'Inquisizione. Numerose costruzioni di segrete e fossati difensivi risalgono proprio a quel periodo. Ri-assunta la funzione difensiva con i Borboni, il Castello subì cospicui attacchi e smantellamenti. Parzialmente demolito con cariche di dinamite per ampliare il porto di Palermo nel 1923, subì ulteriori danni durante la seconda guerra mondiale.

A tutt'oggi sono riscontrabili elementi architettonici ed artistici ascrivibili all'epoca Arabo-Fatimita (i resti del grande Maschio) e Normanna (il torrione).


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