lunedì 2 maggio 2011

Osama, tutte le ombre dell'assassinio di un fantasma

Hanno annunciato di averlo ucciso.

Bin Laden...almeno dovrebbe essere lui!


Probabilmente Bin Laden è davvero morto, ma non ci sono certezze, sulla data della morte, sul luogo dove effettivamente si trovi il corpo, sulle dichiarazioni, sia lato USA che lato Al Qaeda. 

Analizziamo alcune delle innumerevoli contraddizioni ed ombre che velerebbero la verità:

1) Bin Laden, affermano da tempo, è morto per un problema ai reni ormai da 10 anni, non ha ricevuto le dovute cure di dialisi e non ce l'ha fatta. Nessuna conferma. Nessuna certezza sulla veridicità delle smentite.

2) Le cellule di Al Qaeda da tempo colpiscono pseudoautonomamente dal suo (ex?) leader. Le cellule terroristiche hanno vita propria, crescono, si sviluppano e ramificano nelle periferie delle metropoli, s'insinuano dal basso nei buchi del sistema. I progetti uniscono le cellule sparse nel globo, ma sono vecchi di anni. Ogni singola cellula attende il momento proficuo per poter colpire. Si autogestiscono dopo aver avuto le direttive base che ne hanno dato l'origine e la collocazione.

3) L'interventismo, a volte criticato a volte meno, degli USA non ha più ostacoli anche negli altri ambiti in cui è concentrato. Nessuno adesso, con tutte le feste, parate e rappresentazioni di cui è disseminata l'America, si sognerebbe mai di opporre resistenza alla politica interventista USA.

Entriamo nei dettagli odierni:

1) L'assassinio è stato confermato dal "pacifista" Obama, senza specifiche né chiarimenti. Almeno in principio.

2) I chiarimenti sono arrivati: il corpo è stato seppellito in mare! Chi potrebbe ritrovarne la salma qualora fosse sul serio seppellita nel luogo menzionato?

3) Ok, l'operazione top secret imponeva l'alone di mistero circa la missione, ma la teatralità statunitense ci ha abituato a ben altre rappresentazioni di potere manifesto.

4) La Cia fa subito intendere che Al Qaeda risponderà prestissimo: Start al clima di terrore...

5) I maggiori capi di governo stanno al gioco e partecipano al balletto e ai fuochi di giubilo, senza far attendere la propria commossa condivisione del blitz.

6) Subito le dichiarazioni a conferma dell'evento:"fatti test sul DNA che confermano l'identità di Bin Laden", tutto ciò successivo a foto stranamente filtrate dal Pakistan volutamente modificate....ma non se ne conosce il motivo.

7) Arriva anche la voce grossa di Al Qaeda: "colpiremo USA e Pakistan".

Tutte le dichiarazioni, i comunicati, i test confermano in maniera inoppugnabile quanto afferma l'amministrazione USA, non importa se magari il quadro risulti un poco troppo perfetto.

Siamo evidentemente innanzi al primo passo di quello che P. Joseph definisce Zeitgeist Moving Forward . 

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